mercoledì 18 aprile 2012

Carnage



Valutazione
***½
Titolo originale: Carnage
Anno: 2011
Durata: 79 minuti 
Regia: Roman Polanski

Come già avvenuto in altri suoi lavori, anche in Carnage Polanski ha bisogno di uno "spazio di isolamento" per poter indagare approfonditamente determinati ambiti e osservarne gli sviluppi. E in questo film tale spazio è rappresentato da un appartamento.
Fatta eccezione per due scene - quella iniziale e quellla finale - che si svolgono all'aperto, l'intera vicenda troverà un proprio sviluppo narrativo proprio all'interno di quelle quattro mura, con i protagonisti costretti a muoversi in spazi angusti e limitati - sono solo tre gli ambienti utilizzati, ovvero bagno, soggiorno e pianerottolo - e più volte intenti ad abbandonare la scena senza mai riuscirci realmente, venendo nuovamente richiamati al suo interno.
Il confronto tra le due coppie, che all'inizio rappresenta un ideale scontro tra perfetti individui civilizzati, abbandona lentamente ogni artificioso tentativo di cordialità e convivenza civile, cedendo il posto alla vera manifestazione dell'animo umano. L'involuzione caratteriale che subiscono i protagonisti e la conseguente "carneficina dialettica" che si instaura tra essi  mette a nudo la reale indole umana che spesso rimane celata dietro ad ipocrite facciate; fingiamo di tollerare e rispettare gli altri, le loro abitudini e le loro convinzioni,  ma nel profondo sappiamo che non è così: le nostre idee sono più brillanti, il nostro modo di educare i figli è migliore, la nostra stessa educazione è più sana e virtuosa, noi ci sentiamo più colti ed intelligenti. Uno scontro che da un certo momento si amplia e finisce per logorare persino le coppie dall'interno, mettendo marito e moglie l'uno contro l'altra, portando alla luce problemi e scontri irrisolti e andando ad incrinare un equilibrio talmente precario che, forse, equilibrio non è mai stato.
Una sceneggiatura brillante e un ottimo cast artistico contribuiscono a dare credibilità alla pellicola e a rendere molto reale una situazione che, all'apparenza inverosimile, potrebbe capitare a chiunque di noi.

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