giovedì 29 marzo 2012

Una separazione



Valutazione
 ****
Titolo originale: Jodaeiye Nader az Simin
Anno: 2011
Durata: 123 minuti 
Regia: Asghar Farhadi

Quinto lungometraggio del regista Farhadi, Una separazione riesce nell'arduo compito di ritrarre la moderna società iraniana affrontandone alcuni temi centrali e mettendone a nudo le contraddizioni, il tutto attraverso il racconto quasi documentaristico-neorealista di "semplici" storie di vita quotidiana.
Che il regista abbia imboccato questa strada per evitare la censura di regime è di certo un'ipotesi più che plausibile. Ma c'è di più. La sua scelta è dettata dalla volontà di discostarsi da un film di pura denuncia, didascalico e politizzato, relegato ad un unico contesto, a favore di una pellicola che ha valenze più sottili ed universali, che tratta temi che in fin dei conti sono estendibili in ogni dove (società maschilista, credo religioso al di sopra di gni cosa che spesso ha la meglio sul buonsenso, presenza di profonde disparità di carattere economico-sociale)
Il contesto è intimo, privato. Le inquadrature sono serrate e discrete, mai invadenti. La trama, che ad un primo sguardo può sembrare molto semplice, in realtà si palesa pian piano di una notevole complessità, arricchendosi di sfumature e particolari tutt'altro che banali. La tensione emotiva è presente sin dai primi fotogrammi e si fa via via più intensa e pressante  con il passare dei minuti, sino ad evolversi in disperazione in alcune delle scene conclusive.
Un film in cui non ci sono nè vincitori nè vinti, nè buoni nè cattivi, in cui i concetti stessi di verità e ragione  appaiono labili e sfocati e quelli di "giusto" e "sbagliato" alquanto opinabili.
Eccellente la regia, molto bravi gli attori. Meritatissimi l'Orso d'oro al Festival di Berlino e il Premio Oscar come miglior film straniero.
Nel complesso un ottimo film.

Nessun commento:

Posta un commento